Nella candida rosa dei beati, Dante colloca Sant'Anna di fronte a San Pietro, tant'era diffuso già allora il culto della madre di Maria. Infatti fin dal Medioevo Anna è il nome femminile più diffuso in Italia dopo Maria; anche se, curiosamente, la madre della Madonna non è mai nominata nei Vangeli canonici, ossia quelli accettati dalla Chiesa, mentre appare negli apocrifi. Tuttora Anna continua a piacere mentre Maria è in declino fra le nuove generazioni. Anna, la moglie di Gioacchino, era sterile ma dopo molte preghiere ebbe la grazia di generare in età avanzata una figlia, Maria. Sant'Anna, che è festeggiata il 26 luglio, divenne nel Medioevo la patrona delle donne che desiderano la maternità, delle partorienti e delle madri di famiglia. Anna è un nome che già esisteva nella Roma Antica. Così si chiamava una dea, Anna Perenna, che veniva festeggiata alle Idi di Marzo quando cominciava il nuovo anno. Ovidio riferiva che alle Idi di Marzo si andava a sacrificare in pubblico e in privato ad Anna Perenna per poter passare felicemente da un anno all'altro che in latino si diceva annare; Anna era in realtà l'anno al femminile. Sono abbastanza diffusi i composti Annamaria, Annarita, Annalisa e i diminutivi Annetta e Annina così come quello spagnolizzato di Anita, o quello anglosassone Anny. Dobbiamo comunque ricordare l'eroina forte e molto femminile Anita Garibaldi.
Carattere e destino
Anna, all'apparenza tutta grazia e dolcezza, è dotata di una mente lucida, realistica. Memoria ferrea, indimendenza; attitudine alle scienze e alle lettere. Circondata da molti amici, vive durante la giovinezza una derie di flirt, ma non appena incontra l'uomo del core si transforma in una moglie affezionata e fedele.
Fortuna
Tre è il numero di Anna; giorno: giovedì; colore:blu; profumo: cannella. Talismani: per Anna uno zaffiro scuro
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